adoro essere adulto
(e sembrare un tredicenne, in fondo)
e la gente non era nulla di che, ma almeno ho tentato.
a te invece dò un addio, non so quanto tu lo possa meritare. hai passato tanti anni a lavorare, tanto tempo a perdere ogni secondo di ciò che hai fatto.
pace alla sua buon anima, dicono alcuni. addio dico io. e mi pento di non provare nulla di più.
ma sono molto più propenso a provare tristezza per tuo figlio, che soffre veramente.
a quanto pare continuo a dire cose che dovrei evitare di dire. ma tanto verrò sempre frainteso, tanto vale parlare, a costo di offendere tutti.
però mi dispiace. per chi non mi capisce, e per chi non capisco.
(e perchè ora mi ricordo il teatro in sri lanka?)
yaka danzanti, yaka febbrili. fuoco, carbone e aerei.